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Il mare nei dintorni di Vignacastrisi

Ecco le principali località marine vicino al nostro borgo.

Santa Cesarea a 6 kilometri dal paese

Riconoscibile anche da lontano grazie alla celebre cupola color arancio della Villa Sticchi che si erge con il suo stile mediorientale a testimoniare un glorioso passato.

La località offre diversi punti di balneazione, ed è un importante centro termale grazie alla presenza di grotte sulfuree.

Da non perdere è la località di Porto Miggiano, un lembo di terra che si protende verso il mare e che accoglie una delle più belle ed accessibili torri di avvistamento medievali.

Castro a 2 kilometri

E’ la località balneare più vicina, un paesino molto grazioso abbarbicato sulle rocce e affacciato sul mare, a meno di 2 km da Vignacastrisi. Le sue acque limpide e gli scogli che si tuffano nel mare nascondono grotte antichissime celate tra le rocce e il mare.

La città alta invece, con il suo castello e le sue torri di difesa, si erge a protezione di tutta la zona.

* Segui il percorso di trekking attorno alle mura fortificate dell’antica città

Acquaviva 4 kilometri

Vicinissima al territorio di Castro, questa piccola insenatura, in parte sabbiosa, ha conservato nel tempo la sua antica conformazione di canale di scolo delle acque piovane all’ombra di una natura incontaminata.

Andrano 7 kilometri

Un tratto di costa lungo oltre 2 km e percorribile tramite il piacevole Lungomare delle Agavi si snoda dalla Grotta Verde (così chiamata poiché la luce dell’alba riflette all’interno della grotta dei riverberi verdi) fino alla tranquilla località di Chianca Liscia: una striscia di scogliera naturalmente levigata che scivola nel mare.

Le antiche marine di Vignacastrisi

Pochi sanno, ma qualcuno lo ricorda bene, che a Vignacastrisi appartenevano un tempo i territori costieri da Porto Miggiano fino alla Grotta delle Striare: erano le Marine di Vignacastrisi. I nostri nonni raggiungevano gli scogli percorrendo gli antichi sentieri, e lì lavoravano i pochi angoli di terra che sfuggivano alle rocce, raccoglievano ed  essiccavano i fichi, in un’attività laboriosa che non si fermava neppure sotto il sole cocente di agosto.