PRIMA LE PERSONE
e a Vignacastrisi ce ne sono tante che meritano di essere incontrate; ascoltare le loro storie è il modo migliore per conoscere il Salento, quello vero.
Non troverete insegne luminose o cartelloni pubblicitari per trovare le botteghe di artisti ed artigiani.
Ed è inutile munirsi di indirizzi e numeri di telefono, basta chiedere: nel paese si conoscono tutti.
Agostino
E’ un artista: pittura, scrittura, libri e testi teatrali. Lavora come pochi la cartapesta: una forma d’arte povera, che utilizza carta straccia, paglia, ferro e colla di farina per realizzare sculture quasi sempre religiose con una tecnica di lavorazione che è rimasta immutata attraverso i secoli.
Lo trovate nella sua incredibile Officina d’Arte, un’ antica casa torre (antica costruzione fortificata) dove c’è veramente di tutto.
Autodidatta per scelta, possiede un interesse viscerale per lo studio: Geografia, Storia, Arte, Letteratura. Specializzato in potatura, apicoltura, cartapesta e terracotta artistica.
Pubblica nel 1977 La Saga dei Curli – Premio Poesia, nel 2000 Pioggia non fermarti mai -Poesie, e Il cocchiere dei sogni. Nel 2004 La notte dei miracoli, nel 2005 Le Marine di Vignacastrisi, oltre ad una serie di pubblicazioni su riviste, quaderni d’autore, incontri di lettura, svolgimento di rassegne, presentazione di libri e di autori emergenti, allestimento laboratori d’Arte e di Poesia, di Teatro e Musica.
Link:
http://www.musicaos.it/testi/marzo/casciaro.htm
Romeo e Maria
Non è un negozio nè un caseificio, è casa loro.
Se volete gustare i loro formaggi freschi vi toccherà andarci di prima mattina, poi finiscono..
Dalla mungitura al formaggio fresco e alla degustazione in casa: tutte le fasi di un’arte tramandata di padre in figlio.
Nunzio
E’ il fabbro.
Un fabbro fantasioso, inventore.
Ha brevettato innovative tecniche di apertura per cancelli.
Da www.fotoup.net:
“Nunzio ci accoglie nel suo laboratorio: un piccolo inferno di attrezzi, tubi, tondini, lastre, torchi, e altri ferri del mestiere, tra cui però si notano anche “pezzi” che poco hanno a vedere con l’idea classica del “fabbro di città” che nove volte su dieci viene chiamato solo per problemi di chiavi o serrature.
Ci sono vere e proprie sculture, incisioni, fregi e decorazioni di tutti i tipi, così come un po’ ovunque sono sparsi disegni, schizzi e appunti.
Anche se non siamo esperti l’impressione è di trovarci di fronte a un artigiano vero, una persona che interpreta il suo mestiere in diversi modi e in diversi campi, passando con disinvoltura dall’arte alla progettazione tecnica, perché come ci ricorda lui stesso con il ferro si può fare tutto.
E in effetti Nunzio nel suo percorso ha realizzato davvero cose molto diverse tra loro, dall’arredo urbano e l’illuminazione di diversi comuni salentini, alla realizzazione di costumi teatrali, passando per lavori di decorazione e dalla progettazione di dispositivi, alcuni dei quali sono stati addirittura brevettati”.
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